di Sabrina Aureli
Il Lambrusco si potrebbe definire il vino dai tanti colori, anzi dalle tante sfumature dal momento che non si tratta di un unico vino, ma di un gruppo di vini con caratteristiche simili. Questo perché esistono diverse varietà di Lambrusco, ognuna con le proprie peculiarità e dunque differenti nel colore, nell’intensità aromatica, nel grado di dolcezza e nell’acidità.
Il Consorzio Tutela del Lambrusco è da tempo molto attivo nell’attività di promozione del vitigno emiliano attraverso numerosi tasting e masterclass, come quella tenutasi il 5 giugno scorso in una delle splendide sale di Palazzo Brancaccio a Roma, tappa conclusiva del wine tour dal titolo Tutte le sfumature del Lambrusco DOC, nato dalla collaborazione del Consorzio con Gambero Rosso.
Il focus della masterclass, condotta da Giuseppe Carrus del Gambero Rosso e da Fabio Ferrari, enologo e consulente del Consorzio , è stato quello di dimostrare che il vino emiliano non è sempre un vino scuro e impenetrabile, come ritenuto nell’accezione comune, ma partendo da sfumature di rosa chiaro può assumere diverse colorazioni. Un calice di Lambrusco Salamino è spesso assai diverso da un Lambrusco Reggiano così come da un Lambrusco di Sorbara. Le caratteristiche naturali del vitigno e le tecniche di vinificazione sono le componenti che ampliano la palette di colori di questo vino. Le uve possono essere così vinificate in rosato, con brevi macerazioni sulle bucce, partendo dal rosa corallo fino ad arrivare al rosso rubino ed al viola impenetrabile. Oltre a note floreali, al gusto è frutta come la ciliegia e la fragola.
I territori di produzione sono le due province di Modena e Reggio Emilia, territori non omogenei dove la pianura diviene pian piano collina verso l’Appennino, variando così anche la quota altimetrica: al mutare del suolo e delle condizioni climatiche mutano anche le tipologie di Lambrusco coltivate.
Il Lambrusco di Sorbara, che gioca tutto sulla freschezza e sull’acidità, è il protagonista, ma sono sei le denominazioni tutelate dal Consorzio: Lambrusco di Sorbara DOC, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di Santa Croce DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, Modena DOC e Reggiano DOC.
Prodotto con diverse metodologie, il Lambrusco può essere frizzante, grazie alla rifermentazione in autoclave, ma anche spumante metodo Charmat che metodo classico. E ancora, può essere rifermentato in bottiglia senza sboccatura, i cosiddetti “ancestrali“, anello di congiunzione produttivo con il passato mondo contadino di queste zone.
Quattordici le etichette proposte in degustazione:
100% prodotto con uve Sorbara da vigneti, di proprietà della famiglia Rabazzani, che insistono su terreni argillosi. Presenta un colore rosa tenue, sentori di frutti rossi e petali di rosa, note di orzo, nocciola e frutta secca. Il gusto avvolgente e gustoso, la mineralità è bilanciata da una soffice cremosità. Il perlage fine e persistente ne esalta la freschezza tipica delle uve Sorbara.
Da uve Sorbara provenienti dai vigneti di proprietà della famiglia Paltrinieri nella storica zona del Cristo di Sorbara, la più sottile estensione di terra compresa tra il Secchio e il Panaro, i due fiumi che abbracciano la provincia modenese. Inoltre Alberto Paltrinieri è il pioniere della moderna cifra stilistica di vinificazione del Lambrusco di Sorbara. Un vino che si fa ben notare partendo dal colore rosa cipria, con un perlage fine e persistente, al naso note di fiore bianco, buccia di mela e fragolina di bosco; gusto secco, tagliente e pulito, grande acidità e freschezza, persistente e delicato con un’elegante nota fruttata nel finale.
Un Lambrusco di Sorbara 100% nato nel 1987 in occasione dei sessant’anni dell’azienda Cavicchioli. Ottenuto da uve cresciute nell’omonimo vigneto, cinque ettari in località Cristo nel comprensorio di Sorbara. Si presenta con un color rosato chiaro, brillante ed una spuma dai riflessi violacei. Al naso regala intense note fruttate e floreali, mentre il gusto è ampio e avvolgente con una gradevole nota acidula. Vigna del Cristo è un vino testimone della qualità del vitigno di Sorbara, moderno e unico, ma allo stesso tempo fedele alla tradizione.
Uve 100% Sorbara vinificate con metodo Charmat. Presenta una spuma fine ed effervescente ed un colore rosso rubino tendente al rosato. Al naso note di fragoline di bosco e petali di rose. Secco e sapido al palato, risulta raffinato ed elegante grazie alla spiccata acidità.
Un aggettivo giusto per definire questo vino è affascinante: rifermentato in bottiglia seguendo il metodo ancestrale, il fascino gli è conferito dal vitigno, allevato rispettando l’imprecisione naturale che nel caso specifico è il valore aggiunto. La bottiglia viene presentata con il tappo di sughero sigillato da uno spago, come fosse una capsula, proprio per sottolineare l’antico legame della famiglia Chiarli con questa terra fin dal 1860. Floreale, elegante, rigoroso, con una ampia gamma di aromi, un rapporto tra acidità e struttura senza compromessi, per un vino di grande intensità.
È visivamente il Lambrusco per antonomasia, di colore rosso porpora, note di frutta di bosco e ciliegia matura, dal sapore secco, di corpo, sapido ed armonico. Un vino di una semplicità giocosa, ma di carattere.
Una cantina della provincia di Reggio Emilia che è il fiore all’occhiello del reggiano, con un direttore tecnico come Sandro Cavicchioli, grande lambruschista e spumantista. Qui siamo a basse altitudini e si vinifica usando blend di molte varietà di Lambrusco con lo scopo di ottenere una maggiore versatilità ed una facile beva. Questo “AC Ottocentonero” è ottenuto da Lambrusco Salamino, Lambrusco Grasparossa e Lancellotta: di colore rosso rubino scuro con intensi riflessi violacei, ha un profumo avvolgente e fruttato di more e fragoline di bosco con accenni di viola mammola e spunti di sottobosco, un gusto vivace, brioso, pieno, pulito, caratterizzato da una piacevole freschezza fruttata ed una struttura lievemente tannica, ma ben equilibrata.
Vino di punta della Cantina Lombardini, cantina storica nella provincia di Reggio Emilia dal 1925. È un Lambrusco frizzante e fresco che nasce da un blend di Lambrusco Salamino e Lambrusco di Sorbara, di colore rosso rubino, dalla spuma soffice con sfumature rosate ed un naso delicato, fine ed armonico caratterizzato da evidenti, ma eleganti, note di frutti di bosco. Al sorso sprigiona una cremosità non banale, gradevolmente equilibrato, di buon corpo e spiccata freschezza.
Il nome di questa etichetta è di fantasia e per “Concerto” si intende una selezione di uve Salamino da singolo vigneto. Di colore rosso rubino intenso, molto brillante, una sinfonia di note intense e persistenti di frutta rossa: fragole, lamponi e ciliegia; secco ma al tempo stesso rotondo, fresco, vivace e piacevolmente armonioso. Vino molto pulito dal grande equilibrio tra acidità e tannini.
Si tratta di un Lambrusco storico del territorio reggiano, qui presente da quasi cinquant’anni. Il Rubino fu il primo spumante di Lambrusco del territorio, vinificato con metodo Charmat lungo. Al tempo in cui il Lambrusco si vendeva in damigiana, il Rubino si posizionò come lo “champagne” del Lambrusco, dal carattere forte e secco, andando contro la tendenza del tempo verso i Lambruschi amabili. Prodotto con uve biologiche di tre diversi tipi (Grasparossa, Salamino e Montericco), si presenta con un intenso colore rosso rubino, un corpo strutturato ed un naso gentile. In bocca sapido ed armonico, nonchè di lunga persistenza gusto-olfattiva.
Prodotto con uve Salamino e Marani, i cui vigneti si trovano a nord della provincia di Reggio Emilia, al confine con Mantova. Si presenta alla vista di un rosso rubino brillante con spuma effervescente; al naso invece con un ampio bouquet di note floreali e frutta rossa persistente, mentre al gusto è asciutto, equilibrato, di ottima corposità con tannini ben equilibrati.
Il nome sull’etichetta trae ispirazione dalla vicinanza della cantina all’autodromo di Maranello. Si tratta di un vino spumante biologico da uve Lambrusco Grasparossa in purezza provenienti da un unico vigneto. Rosso rubino intenso con riflessi violacei; vinoso, denso, piacevole e persistente, dai profumi di frutti di sottobosco quali mora e lampone; gusto asciutto con una trama tannica esile dunque morbido, avvolgente e fresco.
Cantina Settecani è specializzata nella vinificazione del Grasparossa, con una cura maniacale del vigneto per produrre vini di grande equilibrio e qualità. Ne è un esempio questo Grasparossa in purezza dal colore rosso rubino intenso con sfumature violacee; profumo intenso di frutti di bosco maturi; buon corpo, persistente, morbido, fresco e avvolgente.
E’ la produzione di un piccolo artigiano fedele alle tradizioni, ma con occhio attento all’innovazione per quanto concerne la lavorazione in cantina. Rispetto ai vini precedenti è più intenso nel colore: un bel porpora dalla spuma rosata; un naso di lampone e mirtillo e da un floreale dolce e scuro come il glicine ma anche zucchero a velo. In bocca è fresco e vivace, con dosaggio zuccherino superiore ai vini precedenti, bilanciato e non banale in quanto la nota zuccherina presente non è dominante, ma ben si sposa con le parti dure in un ottimo equilibrio che lascia la bocca asciutta e non stucchevole.
Come ha dichiarato l’enologo Ferrari, il Lambrusco oggi “ha poco a che fare con le bevande dolciastre che hanno dominato il mercato negli anni ’80″ , e dopo ben cinquant’anni dalla nascita della denominazione è ancora il vino italiano più venduto al mondo, con i suoi 16.600 ettari vitati e 57 milioni di bottiglie DOC certificate (dati 2020), prevedendo per il 2023 un aumento del consumo a livello locale nelle aree ad elevato tasso turistico.